Questo libro mi ha incantato
Un Giorno dei Giorni mi ha incantato, affascinato ed è riuscito a proiettarmi nel racconto. Ho vissuto la lettura del libro “dal di dentro” assieme allo stuolo cosmopolita dei protagonisti della storia, con cui ho condiviso stupori, drammi, amori, sconfitte e successi. È la prima volta, almeno per me, che un evento archeologico, il ritrovamento della tomba del giovane faraone Tutankhamon, sia riuscito ad affascinarmi al punto di leggere il libro tutto di un fiato.
Ringrazio l’autore per avermi svelato dopo 3.300 anni, con un racconto mozzafiato, il mondo misterioso degli antichi Egizi, quello complesso degli archeologi e dei loro eccentrici mecenati e quel côté variopinto di personaggi che animano la storia: da famosi ladri di reperti storici a Lawrence d’Arabia, fino ad alcune famiglie reali europee…
Per me il libro, così attento alla ricostruzione storica, sostenuto però da stupefacenti digressioni metafisiche, entrerà di diritto a far parte dei testi imprescindibili per chi vorrà conoscere la storia del giovanissimo faraone Tutankhamon, e quando ci troveremo a visitare il museo che ne raccoglie le spoglie, lui si materializzerà nelle fattezze descritte nel libro, giovanissimo, bello, fragile, ma ostinatamente determinato a difendere il suo ruolo e la ricerca delle ragioni che hanno indotto la rimozione totale del suo predecessore e padre dalla storia della sua famiglia da parte dei suoi spietati controllori: la classe sacerdotale.
Tutankhamon un personaggio da ammirare, ricordare e amare.
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